Secondo una survey #ashleymadison:
Il buon sesso è uno strumento di maggior consapevolezza di sé e del proprio corpo per il 56% delle intervistate
Il sesso al di fuori del letto coniugale è associato a sensazioni positive dall’89% delle donne
Milano, 3 marzo 2022 – 8 marzo, in tutto il mondo si festeggia la Giornata internazionale dei diritti della #donna che inneggia a parità, indipendenza, libertà e forza del sesso femminile. La #festadelladonna vuole sensibilizzare sulla fondamentale importanza di garantire la parità sessuale e diffondere una sempre maggiore consapevolezza moderna del cosiddetto girl power.
Opportunità, lavoro, vita sociale: questi sono alcuni ambiti in cui il gender gap si sta colmando; ma la disparità tra i sessi può coinvolgere anche altre sfere, come quella più intima. Un ambito di fondamentale importanza su cui ha voluto riflettere Ashley Madison, piattaforma leader internazionale per chi è alla ricerca di love affaire extraconiugali1, per sottolineare come l’emancipazione femminile, nel nuovo millennio, passi anche e soprattutto attraverso il piacere.
Ashley Madison vuole festeggiare la #donna attraverso una survey2 condotta sulle sue utenti, per approfondire il loro rapporto con il piacere e il desiderio sessuale, focalizzandosi anche sulle dinamiche e i benefici di un’apertura a relazioni che oltrepassano i limiti del letto coniugale.
Uno dei temi più interessanti che emerge è che il buon sesso ricopre sicuramente un ruolo fondamentale nella body positivity, relativamente a una maggiore consapevolezza del proprio corpo e alla fiducia in se stesse. In questo senso, il sesso diventa il tramite attraverso cui le #donne riescono ad amarsi di più e un vero e proprio atto di empowerment femminile. Infatti il 56% delle rispondenti ha affermato che si sente più connessa con il proprio corpo se l’atto sessuale è soddisfacente; il 53% si reputa più felice del proprio aspetto estetico e il 44% si sente maggiormente fiduciosa del proprio fisico. Questa sicurezza in se stesse si riflette, così, nei vari aspetti della vita della #donna, che raggiunge un’emancipazione più completa e totalizzante.
Questa raggiunta consapevolezza avviene, nella maggioranza dei casi, quando la donna ha avuto tempo e modo di conoscere se stessa ed il proprio corpo. Infatti, è proprio tra i 30 e i 39 anni (per il 28% delle intervistate) e tra i 40 e i 49 (per il 20%) che le rispondenti hanno rivelato di aver iniziato a vivere il sesso come un vero e proprio atto di empowerment.
Risultati che non stupiscono se si considera che è sempre tra i 30 e i 39 anni (con il 26% delle risposte) e tra i 40 e i 49 (con il 29%) che le utenti hanno dichiarato di aver raggiunto il proprio apice sessuale. La vita intima femminile, insomma, con il trascorrere degli anni, può migliorare sotto diversi aspetti: in qualità (31%), eccitazione (27%) e numero di orgasmi (17%).
Un’aumentata fiducia nella propria femminilità che si riflette anche a letto: basti pensare che una percentuale sostanziosa (il 78%) delle intervistate preferisce anche assumere talvolta un ruolo dominante durante l’atto sessuale.
Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare
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