Cookie Consent by Free Privacy Policy website Gestire la crisi: una PMI su tre ha lanciato nuovi prodotti durante la pandemia
settembre 22, 2021 - Kaspersky Lab

Gestire la crisi: una PMI su tre ha lanciato nuovi prodotti durante la pandemia

Secondo un recente studio di Kaspersky, a inizio pandemia a marzo 2020, lo sviluppo di nuovi prodotti è stata una delle strategie di risposta alla crisi per il 30% delle piccole imprese italiane. I vari lockdown hanno avuto un impatto negativo sul benessere economico della maggior parte delle PMI italiane (62%), che hanno dovuto adottare molte misure di riduzione dei costi. Lanciare nuove offerte e opportunità di #business, così come altre misure adottate, hanno consentito alle aziende di sopravvivere.

La capacità di rispondere adeguatamente a una crisi consente alle aziende diversi vantaggi. Secondo Steven Callander, professore di economia politica alla Stanford Graduate School of #business, "l'obiettivo è gestire una crisi come se fosse un problema di management" e sfruttarlo per “prosperare sotto i riflettori”. Durante la pandemia, le decisioni da prendere sono state particolarmente complesse. Le aziende hanno dovuto prendere in considerazione non solo le loro capacità di #business, ma anche fattori esterni come lockdown, nuovi requisiti sanitari e un cambio radicale di stile di vita.

Oltre al lancio di nuovi prodotti e servizi, sfruttato dal 30% delle PMI italiane, come risposta attiva alla crisi, quasi un'azienda su cinque (18,5%) è entrata in nuovi settori di #business. Per le aziende che operano in settori quali eventi, intrattenimento, arte e cultura, o anche nel settore sanitario, questo può voler dire offrire un'alternativa digitale alle attività fisiche proposte. Oppure, negozi e ristoranti possono ampliare la loro offerta abilitando le vendite online e a domicilio. Le aziende produttrici invece potrebbero iniziare a produrre mascherine, disinfettanti e altri prodotti sanitari o concentrarsi su beni per il comfort domestico.

Tra le misure anti crisi prese dalle aziende italiane, le più comuni sono state i tagli al budget aziendale (37%) e quella di permettere a quasi tutti i dipendenti di lavorare da remoto (36%). Guardando agli altri provvedimenti adottati, la maggior parte sono stati rivolti all'ottimizzazione delle spese: riduzione degli stipendi o degli orari di lavoro (27%) e riorganizzazione del budget o blocco dei piani di investimento (35%). Un'azienda italiana su venti ha dovuto adottare anche misure più severe come il licenziamento dei dipendenti (5%) o l'interruzione del pagamento delle fatture (13%).

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare