Cookie Consent by Free Privacy Policy website Estate 2019: arriva il Galateophone, le cinque regole dei Millennials per un civile e corretto utilizzo dello smartphone in vacanza
luglio 03, 2019 - Samsung

Estate 2019: arriva il Galateophone, le cinque regole dei Millennials per un civile e corretto utilizzo dello smartphone in vacanza

Modalità “silenzioso”, auricolari a portata di mano, musica solo dopo il tramonto, vietate le videochiamate, ecco la ricetta del Trend Radar di #samsung per conciliare la vita da spiaggia con la tecnologia

La psicologa: “Diamoci delle piccole regole e facciamo attività variegate in spiaggia, da una lettura interessante a una passeggiata in compagnia. Abituiamoci, in vacanza, all’idea di non avere lo #smartphone sempre sott'occhio”.

Milano, 3 luglio 2019 – Dai selfie agli sms insistenti, dagli squilli fino alle telefonate in viva voce: quanto rispettiamo il galateo digitale in spiaggia? Quante volte siamo “molestati” dal comportamento incivile del nostro vicino di sdraio? Riusciamo davvero a “staccare” e a goderci appieno le tanto amate vacanze, oppure tendiamo sempre un occhio o un orecchio al nostro smartphone? Il Trend Radar di Samsung, attraverso uno studio condotto con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su 1.500 giovani compresi tra i 25 e i 35 anni, ha voluto indagare i comportamenti legati allo #smartphone nel corso dell’estate, alla scoperta di come la vita da spiaggia si combini sempre di più con la #tecnologia.

 

Che sia la riviera caraibica del Messico, la costa frastagliata greca o quella rocciosa della riviera del Conero, poco cambia: lo smartphone si conferma in assoluto il compagno di viaggio preferito dei Millennials in vacanza (88%), l’oggetto da portare sempre con sé in spiaggia, seguito dal tablet (55%) e dall’e-Reader (44%). Lo portano con sè per restare informati su cosa succede nel mondo (85%), per l’aiuto che può dare durante il viaggio – si pensi alle innumerevoli app – (71%), per scattare foto e video (65%) e per restare in contatto con i familiari (59%). Più di tutti consultano i social network (85%), lo usano per fare telefonate (77%) e ascoltare la musica (58%). Un Millennial su tre, si sa, lo utilizza moltissimo, da 5 a 6 ore al giorno. Il 25% addirittura fino a 8 ore. E in vacanza? Sicuramente in maniera diversa che a casa: il 49% infatti dichiara di limitarne l’uso. Ma per quale motivo?

 

In primis perché vogliono godersi le vacanze staccando dal resto del mondo (68%), oppure perché hanno paura di rovinarlo al sole (61%), o perché spesso all’estero la rete non funziona (55%). Non manca un 51% che cerca di non esagerare per non disturbare gli altri e un 47% evita di portarlo con sé per paura di dimenticarlo in giro. Limitarne l’uso di fatto significa spegnerlo in spiaggia (41%), in modo da non recare fastidio agli altri, lasciarlo a casa quando si è fuori (28%), metterlo in modalità aerea (19%), e infine togliere la connessione internet (12%).

 

E in spiaggia come lo si utilizza? Quali sono i comportamenti corretti da seguire? Secondo i Millennials il Galateophone in spiaggia deve seguire cinque semplici regole:

 

1 – No alla suoneria alta che infastidisce i vicini di ombrellone, stop agli sms continui e agli squilli: la parola chiave in spiaggia é “silenzioso”;

2 – Stop al vivavoce, esistono gli auricolari, amatissimi dai Millennials, che li definiscono l’accessorio più utilizzato proprio al mare (84%);

3 – No a video e musica a tutto volume, canzoni in spiaggia sì, ma solo al tramonto, meglio se con speaker di ultima generazione, altro accessorio amatissimo da un Millennial su tre;

4 – Stop gli occhi fissi sul telefono: il paesaggio merita di essere contemplato, per rilassarsi, pensare e, perché no, magari sognare un po’. Ma soprattutto per imprimere le immagini delle vacanze nella propria mente!

5 – Privacy is the key: stop alle videochiamate con il rischio di filmare inavvertitamente il vicino di  ombrellone.

 

E’ giusto limitare l’uso dello #smartphone per una civile convivenza sotto l’ombrellone– commenta la psicologa psicoanalista Raffaella Conconi, coordinatrice del Servizio Tutela Minori di Lecco e provincia – soprattutto in contesti già sociali come quello della spiaggia, in cui l’uso eccessivo del telefono può limitare i rapporti umani. Non dimentichiamo, inoltre, che il viso incollato sullo schermo o la telefonata in viva voce sono fastidiosi non solo per il vicino di ombrellone, ma anche per chi è in vacanza con noi.  Abituiamoci, insomma, all’idea di non avere lo #smartphone sempre sott’occhio. Cerchiamo di fare attività variegate, dalla lettura di un libro a una bella passeggiata”.

 

Andando ancora più nel dettaglio, Il Trend Radar di #samsung ha analizzato in che modo i giovani utilizzano lo #smartphone in spiaggia. Ancora una volta per scattare foto e video (89%), meglio se sul bagnasciuga (34%), sdraiati sul lettino (29%), sotto l’ombrellone (25%), e anche in acqua (12%), magari con uno #smartphone waterproof. Selfie addicted (54%), chattano con gli amici (68%), cercano eventi e ristoranti da provare in vacanza (61%), ascoltano la musica (57%) e controllano le mail (53%). E cosa temono di più? In primis che si bagni (73%), ma anche che la batteria si scarichi più velocemente (68%) o si surriscaldi (56%), oppure semplicemente di perderlo (51%) o ancora di rovinarlo con la sabbia (47%).

 

Per il 68% del campione, le più ossessionate dallo #smartphone in spiaggia sarebbero le donne contro il 38% degli uomini.