Cookie Consent by Free Privacy Policy website Winter school India 2015 powered by BMW Italia: un viaggio alla scoperta del Patachitra
marzo 31, 2015 - BMW

Winter school India 2015 powered by BMW Italia: un viaggio alla scoperta del Patachitra

Dal 7 al 20 gennaio 2015, un gruppo di 25 studentesse e studenti dell’Ateneo di Milano-Bicocca, accompagnati da sei docenti ed esperti, ha trascorso un periodo di formazione in India per conoscere e approfondire il significato sociale e pedagogico dei Patachitra, tipici manufatti artistici realizzati dalle donne Chitrakar del West Bengala. L’idea di questo progetto rappresenta la naturale continuazione della “Terza giornata Interculturale” realizzata lo scorso anno da BMW Italia e l’Università di Milano-Bicocca. Il progetto Winter School India 2015 è stato sviluppato in ottica di formazione e di educazione per proseguire quel ciclo di didattico e culturale che negli ultimi due anni è stato focalizzato sullo studio dei Patachitra e sul ruolo delle donne Chitrakar, una dimensione che ha rappresentato una chiave di lettura particolare sulla cultura indiana. BMW Italia ha contribuito al progetto rendendo possibile la trasferta di studenti e docenti. Questa iniziativa testimonia l’impegno diretto e costante di BMW Italia in tema di dialogo interculturale e la volontà di far seguire allo studio teorico e concettuale anche una fase esperienziale diretta portando a termine l’incontro diretto con una terra lontana e con una cultura sconosciuta, come quella indiana. Questa iniziativa si inserisce perfettamente nella filosofia dell’Intercultural Innovation Award che BMW Group organizza in partnership con UNAOC (United Nation Alliance of Civilization). Winter School India 2015: l’incontro tra culture lontane Lo scorso gennaio, i ragazzi partecipanti alla Winter School India 2015, hanno avuto l’occasione di trascorrere due settimane a contatto diretto con le donne artiste dell’associazione Banglanatak, un percorso culturale intenso che ha toccato diversi luoghi: Calcutta, Shantinitekan, Villaggio Naya, Bubaneshevar, Konarak. Il Villaggio Naya, in particolare, ha rappresentato un momento significativo del viaggio, una tappa che ha permesso agli studenti e al gruppo di docenti di entrare in stretta relazione con le donne artiste Chitrakar, le quali hanno aperto le loro case ospitando i ragazzi per tre giorni. È in questa occasione che gli studenti, sotto la guida delle donne artiste Chitrakar, hanno realizzato uno splendido Patachitra, suddiviso in sette quadri, capace di ripercorrere i momenti più significativi di questo percorso di conoscenza reciproca iniziato già nel 2012, a testimonianza di questo interessante e particolare incontro socio-culturale. Il manufatto, rinominato Patachitra/Bicocca, è stato donato ufficialmente dai docenti responsabili della Winter School India e da BMW Group al Rettore dell’Università di Milano-Bicocca e nelle prossime settimane, verrà opportunamente valorizzato ed esposto in uno dei locali dell’Ateneo milanese. L’esperienza è stata percepita come estremamente formativa da tutti gli studenti che hanno preso parte al progetto, i quali hanno rilasciato commenti e testimonianze più che positive in seguito alle due settimane trascorse nelle diverse località indiane e in particolare grazie all’esperienza ravvicinata nel villaggio Naya. Qui di seguito quello che alcuni ragazzi hanno raccontato al rientro dal loro viaggio: “Durante la nostra permanenza al villaggio Naya abbiamo lavorato con le donne chitrakar. Le artiste ci hanno dato carta e pennelli e ci hanno offerto l’opportunità di dipingere con loro, abbiamo constatato la loro bravura, la precisione che esse hanno nell’utilizzo del pennello, l’attenzione ai dettagli che via via prendeva vita anche sui nostri fogli. […]” “[…]Questo villaggio è in un certo senso un esperimento sociologico: uguale a tanti altri villaggi, sta andando incontro a un destino diverso. Nuove prospettive economiche, certo, ma soprattutto un'esposizione frequente agli estranei, agli stranieri. Le nuove generazioni già hanno espresso la volontà di imparare bene l'inglese, e alcune persone hanno viaggiato in nazioni e continenti diversi”. Le donne Chitrakar e l’antica arte dei Patachitra Il termine Patachitra deriva dall’unione dei vocaboli sanscriti patta (che significa tessuto) e chitra (che significa dipinto) e indica una forma d’arte popolare in cui un rotolo di tela, di lunghezza variabile, viene dipinto con illustrazioni a più riquadri, dall’andamento narrativo. L’origine dei patachitra si perde nei millenni, la sua evoluzione ha seguito la storia dell’India nel corso dei secoli. Gli artisti che li dipingono sono popolarmente chiamati patua, ma sono anche conosciuti come chitrakar, dal significato letterale di “pittore”. Nell’ultimo decennio si c’è stata una graduale ripresa dei Patachitra, reinventandosi e adattandosi ai cambiamenti della società indiana e alle nuove esigenze di mercato, oggi, infatti, le donne artiste del West Bengala hanno una rilevanza sempre maggiore. Questo fenomeno si svolge nel più generale processo di valorizzazione ed emancipazione della figura femminile all’interno della società indiana. Questa iniziativa rientra nel vasto quadro di attività di Corporate Social Responsibility, tematica che rappresenta uno dei pilastri principali della politica di BMW Italia. Il BMW Group Con i suoi tre marchi BMW, MINI e Rolls-Royce, il BMW Group è il costruttore leader mondiale di auto e moto premium ed offre anche servizi finanziari e di mobilità premium. Come azienda globale, il BMW Group gestisce 30 stabilimenti di produzione e montaggio in 14 paesi ed ha una rete di vendita globale in oltre 140 paesi. Nel 2014, il BMW Group ha venduto circa 2.118 milioni di automobili e 123,000 motocicli nel mondo. L’utile al lordo delle imposte per l’esercizio 2014 è stato di 8,71 miliardi di Euro con ricavi pari a circa 80,40 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2014, il BMW Group contava 116.324 dipendenti. Il successo del BMW Group si fonda da sempre su una visione sul lungo periodo e su un’azione responsabile. Perciò, come parte integrante della propria strategia, l’azienda ha istituito la sostenibilità ecologica e sociale in tutta la catena di valore, la responsabilità globale del prodotto e un chiaro impegno a preservare le risorse.